La figlia del famoso profeta malawiano Shepard Bushiri, Israella, è morta

La figlia di otto anni del profeta malawiano Shepard Bushiri, Israella Bushiri, è morta.

Israella si è ammalata qualche tempo fa ed è entrata e uscita dall'ospedale, cercando soprattutto cure professionali in Kenya.

'Come padre era mio desiderio vederla crescere e servire il Signore, tuttavia, la volontà di Dio era che tornasse a Lui', ha scritto.

In un lungo post sulla sua pagina Facebook, Bushiri ha elogiato Israella come una giovane ragazza forte che amava adorare e servire Dio nonostante la sua giovane età.

'Era un angelo che cammina. Nei nostri momenti più bui ci ha dato luce e nei nostri momenti più bassi, ha risollevato il nostro spirito. Sono grato a Dio di aver generato un angelo di tale spirito e bellezza. Sarà sempre la mia bambina. ”, ha espresso.

Il profeta ha fatto un viaggio nella memoria su come nacque Israella durante un periodo in cui la coppia stava attraversando la persecuzione.

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Secondo lui, la ragazza è arrivata in un momento in cui avevano davvero bisogno di lei poiché ha offerto non solo alla famiglia ma all'intera chiesa grande conforto e illuminazione.

'Se le cose potessero essere invertite, avremmo desiderato che fosse così. Tuttavia, la volontà del Signore è al di sopra dei nostri desideri. L'abbiamo sperimentata e l'abbiamo accettata', ha scritto.

Il padre in lutto ha denunciato il fatto che il governo del Malawi si sia opposto alla ricerca di cure per sua figlia in Kenya quando ne aveva davvero bisogno.

Ha aggiunto che il rapporto del medico mostra che Israella sarebbe sopravvissuta se non fosse stata bloccata all'aeroporto fin dal primo momento in cui la famiglia voleva portarla via.

'È molto scoraggiante e triste, quindi, che mia figlia sia diventata una vittima delle persecuzioni che stiamo affrontando dal Sudafrica', ha lamentato.

Secondo il portavoce della famiglia Ephraim Nyondo, le autorità del Malawi non hanno fornito spiegazioni sul motivo per cui hanno negato alla famiglia il diritto di viaggiare.

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Furono autorizzati a viaggiare non molto tempo dopo.